
TORINO - La notizia,
battuta dall'Ansa, racconta dell'iniziativa presa con
un accordo fra la Regione Piemonte e il Comitato di coordinamento delle
Confederazioni artigiane Piemonte:
Parrucchieri ed estetisti piemontesi diventeranno i primi punti informativi contro la violenza sulle donne, potendo informare e orientare chi ne avesse bisogno verso i centri specializzati presenti sul territorio. "L'obiettivo - recita la nota - è quello che
ogni salone diventi una sorta di punto d'ascolto, una 'sentinella' debitamente formata per rendere più facile combattere un fenomeno terribilmente diffuso e che ogni anno fa vittime, spesso insospettabili e destinate, senza un adeguato aiuto, a rimanere nel silenzio.
L'accordo è stato annunciato
durante la giornata finale del Meeting nazionale di CNA Impresa Donna e la
Regione Piemonte è la prima in Italia a sottoscriverlo, ma l'obiettivo di Cna è quello di estenderlo a tutta Italia.
"A parrucchieri ed estetisti - sottolinea Ansa - sarà fornito materiale informativo e sarà chiesto di
impegnarsi in una sorta di 'primo intervento', informando e indirizzando le clienti verso i centri Antiviolenza più vicini. Sulle vetrine dei saloni di bellezza compariranno adesivi per segnalare l'adesione al progetto di contrasto della violenza di genere.
Il progetto verrà monitorato e saranno elaborati dei report periodici che verranno pubblicati sul sito della Regione".

L'iniziativa troverà dunque attuazione anche nella nostra provincia, dove qualcosa in realtà si è già mosso, precorrendo i tempi, come spiega
Francesca Brancato (nella foto), del
centro antiviolenza Medea di Alessandria: "esiste una collaborazione in atto con alcuni
saloni Go Coppola del territorio, dove finora venivano portati materiali informativi specialmente a
ridosso degli eventi più importanti organizzati durante l'anno come le campagne di prevenzione e informazione a sostegno delle donne, con buoni riscontri. Anche il centro antiviolenza
l'Orecchio di Venere di Asti ha da tempo avviato una collaborazione con i parrucchieri della città. Ogni iniziativa volta a diffondere una rete di ascolto e indirizzamento ai centri antiviolenza è un passo avanti importante".