
ALESSANDRIA - L'incontro ai piani alti di Palazzo Ghilini tra il neo presidente di Aral, Angelo Marengo, la Provincia e il Comune ha confermato il
“quadro drammatico” dell'impianto di Aral a Castelceriolo e in generale della filiera dei rifiuti e del loro smaltimento, come era stato rilevato solo una settimana fa da una relazione di Arpa. Oggi la grande preoccupazione, anche alla luce dell'ordinanza della Provincia che consentiva di proseguire l'attività ma con una forte riduzione del volume di rifiuti stoccati, è nel
l'impianto di Aral, “stracolmo” di rifiuti, con cumuli di “fos” (frazione organica) dei comuni soci del nostro territorio “fin sopra i capelli”. Oltre cioè la presenza di alcuni cumuli di rifiuti che non si potevano non prendere e stoccare lì, come quelli di Amiu Genova,
la domanda vista la continua crescita sembra essere: “come mai si stanno continuando ad accumulare i rifiuti? Qualcuno continua a portarli? (anche se non dovrebbe?)”.
Così prima di arrivare ad una nuova “emergenza rifiuti” il vertice in Provincia di ieri ha cercato di studiare alcune possibili soluzioni. Tra le proposte più favorevoli c'è quella che guarda a
Solero, alla
nuova vasca che si sta realizzando.
“All'interno di quella creare subito, cioè entro un mese al massimo, una vasca nella vasca, cioè un piccolo spazio che possa essere subito utilizzato e riempito con il sovraccarico dell'impianto di Aral” ha spiegato l
'assessore Paolo Borasio. Visto che per l'intera settima vasca bisognerà attendere almeno fino a fine anno o poco prima.

Ma non è tutto. Perché non basterebbe. Per la
frazione organica presente in abbondanza, in questo mese, potrebbe essere utilizzata insieme all'argilla per fare un
nuovo strato sopra ai rifiuti già presenti
nella discarica di Mugarone. E infine si dovrà tornare a bussare alla porta di Srt, che sembra essersi detta disponibile per prenderne ancora un po' (di frazione secca come ha fatto per tutto questo tempo), ma che nel concreto dovrà trovare l'accordo sulle quantità e sulle “modalità” di conferimento (pagate?) in una riunione che si terrà la prossima settimana.
In attesa di soluzioni repentine per scongiurare l'emergenza, il primo passo sembra essere “un atto di forza importante del nuovo CdA di Aral nell'organizzazione e gestione dell'azienda e della filiera”. Per iniziare a sistemare qualche tassello....